Canali Minisiti ECM

Aspirina, l’amica del cuore

Cardiologia Medical Information Dottnet | 26/05/2017 15:14

Studio osservazionale su pazienti con patologia aterosclerotica in presenza o meno di eventi ischemici.

Da tempo sono noti gli effetti benefici dell’aspirina in patologie cardiache. Diversi trial randomizzati hanno confermato infatti la sua efficacia nella prevenzione secondaria di eventi cardiaci. Ad ogni modo risulta necessaria un’analisi più approfondita sui possibili effetti benefici del farmaco in pazienti ipertesi con una cardiopatia coronarica (CAD) che non hanno mai avuto un evento ischemico.

Grazie all’analisi dei dati su pazienti ambulatoriali con aterotrombosi, raccolti nel registro Reduction of Atherothrombosis for Continued Health (REACH), Anthony A. Bavry et al. hanno valutato l’efficacia dell’aspirina in soggetti con aterosclerosi in cui si è verificato o meno un evento ischemico. Il fine è dunque di stabilire i benefici del farmaco nei pazienti che presentano un’aterosclerosi stabile in assenza di eventi ischemici.

pubblicità

L’idea di base è che l’aspirina sia utile ed efficace nei pazienti con patologia aterosclerotica che in passato hanno subito eventi ischemici ma non in quelli che non hanno dovuto affrontare tali episodi.

É stato così valutato in questi due gruppi di pazienti l’insorgenza di ictus, infarto del miocardio e morte per cause cardiovascolari.

I risultati hanno dimostrato che l’uso di aspirina in soggetti che avevano avuto in precedenza un’ischemia, riduca il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari a 41 mesi. Diversamente in assenza di eventi ischemici l’aspirina non sembra avere effetto sul rischio futuro di ictus, infarti o morte a 36 mesi.

In questa analisi osservazionale, condotta su pazienti ambulatoriali con aterosclerosi stabile, emerge che l’utilizzo di aspirina sembra essere protettivo solo nel caso in cui il soggetto abbia già subito un evento ischemico; non sono stati dimostrati infatti benefici nel gruppo di pazienti che non avevano mai avuto un’ischemia prima del trattamento con aspirina.

Fonte:

Anthony A. Bavry et al. Aspirin and the risk of cardiovascular events in atherosclerosis patients with and without prior ischemic events. Clinical Cardiology. 2017;1–8.

Commenti

I Correlati

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1

Riducono l'efficacia delle cure anticancro. "Serve un nuovo approccio"

"Hanno la stessa efficacia di medicinali con brand originario. Valuteremo una campagna"

Ti potrebbero interessare

Uno studio evidenzia che l'uso regolare potrebbe aumentare, anziché diminuire, il rischio di malattie cardiache e ictus tra chi godono di una buona salute cardiovascolare

I fattori di rischio che minacciano la salute di cuore e arterie sono tanti ma gli strumenti per neutralizzarli non mancano

La valvola ha ricevuto il marchio CE† per l'impianto in pazienti con stenosi calcifica della valvola aortica nativa a tutti i livelli di rischio chirurgico e in pazienti con insufficienza di una valvola bioprotesica transcatetere o chirurgica per paz

Lo studio MINICAR “Management del paziente Ipercolesterolemico a rischio basso-moderato: quando il Nutraceutico corre In soccorso dello specialista CARdiologo” conferma l’efficacia di Liponamed per ottenere una significativa riduzione fino al 18% dei

Ultime News

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

Staiano (Sip): Invitiamo le donne in gravidanza a fare la vaccinazione contro la pertosse perché in gioco c’è la vita dei nostri piccoli. Morbillo: Ad aprile notificati 145 casi un numero in aumento rispetto a marzo (127)

"Anni fa nel Lazio abbiamo fatto un sciopero e gli ospedali andarono in tilt"

Emerge da una ricerca di un team dell'Università di Padova che indica le linee guida, di diagnosi e terapia